martedì 22 gennaio 2013

Come è nata la mia passione per Hulk Hogan?


di "Titan Morgan" Manuele Poli

Ho cominciato a seguire il wrestling verso la metà degli anni ottanta, anche se a dire il vero, i miei ricordi di quel periodo sono molto offuscati, in quanto all'epoca avevo soltanto nove anni. Ma di una cosa sono sicuro: le prime telecronache che ho visto erano relative ad incontri di wrestling giapponese (che all'epoca veniva chiamato "catch" nel nostro paese). 


Ricordo che tra tutti quegli atleti dai nomi esotici quali Antonio Inoki e Tatsumi Fujinami, il mio interesse era stato catalizzato su un gigante biondo e muscoloso di nome Hulk Hogan, la cui figura era resa inconfondibile grazie ad un paio di caratteristici baffi ed un costume nero con una sorta di ideogramma giapponese stampato sulla sinistra del pantaloncino, che in seguito ho saputo che stava a significare il termine "ichiban", ovvero "Numero Uno". Non diceva mai niente, se ne stava sempre zitto, ma mollava dei bracci tesi capaci di staccare la testa a tutti i suoi avversari. In più, aveva una somiglianza straordinaria con mio padre.

Data la mia giovane età non mi era ancora permesso fare tardi la sera, per questo motivo seguivo le trasmissioni del "catch" durante quegli interminabili pomeriggi che sono soliti scandire la vita di un bambino. Ma nel 1987, mi resi presto conto che sull'emittente televisiva Italia 1 veniva irradiata un'altra versione di questa disciplina che mi affascinava tanto: lo spettacolare wrestling americano commentato da Dan Peterson. Fortunatamente Italia 1 mandava in onda gli spettacoli il sabato in seconda serata e dato che la domenica non c'era la scuola, avevo la possibilità di fare un po' più tardi per poterli seguire.
Nel frattempo avevo visto Hulk Hogan combattere con Sylvester Stallone nel film "Rocky III" e mi ero ancora più affezionato al suo personaggio.
Come dicevo, nel 1987 Italia 1 trasmetteva la World Wrestling Federation, compagnia nella quale Hulk Hogan si presentava vestito in giallo e rosso. Adesso non era più un taciturno, anzi, era diventato il protagonista assoluto dei programmi televisivi. Parlava, combatteva e mostrava i muscoli al pubblico in ogni posa e direzione. Ricordo che uno dei suoi primi incontri che ho visto, è stato quello con Andrè The Giant a WrestleMania III e non credo di essere in grado di descrivervi l'emozione che ho provato quando Hulk ha alzato da terra il gigante e lo ha sbattuto al tappeto! Avevo dieci anni ed Hulk Hogan era appena diventato il mio eroe. Da allora, il mio desiderio più grande fu quello di diventare proprio come lui da adulto, forte, muscoloso ed invincibile.

Gli anni passavano ed io crescevo, fino al 1990, quando in me è scoppiata un'autentica passione per il wrestling. Se fino ad allora lo seguivo in maniera passiva, da quell'anno ho cominciato addirittura a scrivere un diario, annotando e commentando tutti gli incontri che passavano in televisione e registrando le puntate più belle, giacché nel frattempo, mio padre aveva acquistato un videoregistratore per registrare i campionati del mondo di calcio. Questa mia "mania" per il wrestling è forse iniziata grazie ad un videogioco che ebbi modo di conoscere al bar dove prestava lavoro mia madre: WWF Superstars. Il fatto di potermi calare nei panni dei miei beniamini, Hulk Hogan e The Ultimate Warrior, mi esaltava non poco e probabilmente questo "videogame" ha contribuito a lanciare definitivamente la mia passione per questo "sport".
Nella mia famiglia, l'unica ad essersi appassionata al wrestling oltre a me è mia madre, che già dai primi anni novanta ha appeso in garage, nella zona dove c'è il lavello e la lavatrice, un paio di poster di Hulk Hogan, in modo da poterlo vedere mentre svolge le faccende domestiche.
Nel 1991, ero un bambino davvero molto sovrappeso e quando ho letto su una rivista che anche Hulk Hogan aveva avuto i miei stessi problemi durante la sua infanzia, ho trovato la motivazione definitiva per desiderare di cambiare. E ce l'ho fatta, al punto tale che sono riuscito addirittura a diventare un atleta, nel ciclismo prima e nel judo poi.
Questo è uno dei principali motivi per cui sarò sempre grato ad Hulk Hogan!

Ma torniamo al wrestling: dopo aver ottenuto grandi soddisfazioni dalle vittorie del mio beniamino su The Earthquake e su Sgt. Slaughter, arrivano per me le prime delusioni, come la perdita del titolo mondiale a favore di The Undertaker. Per non parlare del 1992, quando Hulk Hogan aveva annunciato il suo ritiro dal wrestling in seguito al "match" con Sid Justice a WrestleMania VIII.
Dopo il breve ritorno di "The Hulkster" nel 1993 e la sua quinta conquista del titolo mondiale ai danni di Yokozuna, non ho più sentito parlare di lui per un paio di anni, fino cioè al 1995, quando scopro che da quasi un anno, Hulk era il campione del mondo della World Championship Wrestling! Immediatamente acquistai un impianto di ricezione via satellite e conobbi Andrea Martinelli, un giovane appassionato di wrestling a livello globale che aveva fondato il "World of Wrestling Fans Club Italia". Grazie ad Andrea ed alla sua "fanzine" settimanale, mi sono potuto tenere aggiornato su tutto ciò che era accaduto ad Hulk Hogan e nel mondo del wrestling in generale, anche nelle organizzazioni che non seguivo abitualmente, quali appunto la WCW.
Con il supporto di Martinelli e l'ausilio dell'impianto di ricezione via satellite, sono tornato a seguire costantemente gli sviluppi della carriera di Hulk Hogan, dai suoi primi anni alla WCW, fino alla formazione del New World Order. Quando sono partito per il servizio militare nel 1997, ho contagiato con questa mia passione anche un bel po' di commilitoni, che dopo qualche mese identificavano la mia persona con Hulk Hogan. In caserma, avevo appeso nel mio armadietto il poster di "The Hulkster". Avevo addirittura inventato un nuovo tipo di "saluto militare", chiamato "l'attenti del culturista", che consisteva nel mettersi sull'attenti nella posizione che è solito fare Hulk Hogan quando mostra i muscoli!

Verso la fine del 2000 ho avuto modo di conoscere il mondo del "wrestling web italiano". E con mia grande sorpresa, mi sono presto reso conto che colui che io avevo sempre considerato un eroe ed un modello di vita, sui vari siti "web" veniva invece continuamente insultato, sbeffeggiato ed oltraggiato su ogni fronte. Quando un giorno, sul sito WrestlingMania.it ho letto il titolo di un editoriale "Hulk Hogan: il cancro del wrestling degli anni '90", ho detto basta! Era ora che anche io facessi sentire la mia voce!
Dopo aver contattato Michele Posa, telecronista del wrestling su Sport Stream e Federico Di Stefano, direttore del sito WrestlingMania.it, ho fatto il mio debutto nel "wrestling web italiano".
Inizialmente scrivevo una sorta di articoli storici legati al wrestling, rivolgendomi ai lettori interpretando una sorta di "gimmick": quella di Titan Morgan, l'ultimo "Hulkamaniac". Il nome Titan Morgan l'ho preso in prestito da un personaggio del videogioco SEGA Wrestle War, in quanto era invincibile, biondo, muscoloso, con i baffi...praticamente un "clone" di Hulk Hogan.
Quando WrestlingMania.it ha chiuso i battenti, ho lanciato insieme a Michele Posa un nuovo sito legato al wrestling, The Bard. Data l'impostazione seria e professionale dello stesso, ho rinunciato alla parte "gimmick" dei miei articoli, ma ho comunque mantenuto il nome Titan Morgan che è presto divenuto il mio "marchio di fabbrica", al punto tale che la maggior parte delle persone sul "web" non è neanche a conoscenza di come io mi chiami realmente.
Da allora, mi sono fatto portavoce di Hulk Hogan sui vari "forum" di discussione ed anche negli articoli che scrivo.
Nel novembre del 2001, Hulk Hogan in persona mi ha regalato uno dei momenti più magici della mia vita. Dopo che sono riuscito a procurarmi il suo indirizzo di casa, gli ho scritto infatti una lettera, spiegandogli quanto lo ammiro e quanto lui sia stato importante nella mia crescita. Hogan mi ha ringraziato spedendomi la sua fotografia autografata! In questo piccolo gesto, ho riconosciuto un grande rispetto da parte di Hulk Hogan verso i suoi "fans"; è stato un momento davvero indimenticabile! Nel giugno del 2004, Ho ricevuto da Hulk Hogan un'altra sua foto autografata, stavolta in formato più piccolo. E' veramente incredibile l'attenzione che questo grande campione rivolge ai suoi ammiratori, specialmente adesso che lo si può trovare su Twitter, dove spesso e volentieri risponde alle domande dei suoi fans; anche a me, ha risposto in più di un'occasione.
Hulk Hogan ha avuto una grande influenza nei periodi più importanti della mia vita. Mi ha accompagnato dall'infanzia, fino al difficile passaggio nell'adolescenza ed è al mio fianco ancora oggi che sono un adulto. Non mi vergogno affatto ad ammettere che ho sempre seguito i suoi insegnamenti: credo in Dio e lo ringrazio per tutto ciò di cui ci ha fatto dono, curo il mio fisico seguendo un'alimentazione sana e corretta a base di vitamine e proteine, mi alleno quotidinamanete e soprattutto, Hulk mi ha insegnato a credere in me stesso e nelle mie capacità.
Ed è forse quest'ultima la virtù più difficile da apprendere nella vita...


"Titan Morgan" Manuele Poli
titanmorgan@hotmail.com

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