domenica 17 aprile 2016

14 aprile 2016: una serata indimenticabile!

I sogni, i pensieri, le riflessioni e soprattutto le emozioni che mi hanno accompagnato al raduno per il WWE Live WrestleMania Revenge Tour a Firenze lo scorso 14 aprile 2016.

Nel pomeriggio del 14 aprile scorso, mentre mi stavo preparando per recarmi al Nelson Mandela Forum di Firenze dove, entro qualche ora, si sarebbero esibite le superstars della WWE, sono stato assalito da una sorta di dubbio esistenziale: perchè ci tenevo così tanto ad andare a vedere la WWE dal vivo? Ma soprattutto, ci tenevo davvero così tanto?
Titan Morgan & Maestro Zamo

Ci ho ragionato molto prima di arrivare ad una conclusione. In fondo, non c'erano superstars per le quali avrei fatto i salti mortali pur di vederle, tipo Hulk Hogan, Sting, Goldberg o pochi altri. E gli atleti che sarebbero stati presenti, pur godendo della mia ammirazione, non rappresentavano certo dei miti con i quali avrei voluto farmi immortalare insieme, anzi, a dirla tutta, sono anni che non prendo più neanche in considerazione l'idea di farmi fotografare insieme alle nuove superstars della WWE, dato che alla mia età mi sentirei pure un po' in imbarazzo a chiedere un tale favore a dei ragazzi che, nella migliore delle ipotesi, sono di almeno una decina di anni più giovani di me.
Quindi perché? Per quale ragione non vedevo l'ora di arrivare al Nelson Mandela Forum quel pomeriggio? In parte, sicuramente, per ritrovarmi con i miei vecchi amici, ma la vera ragione era un'altra: la nostalgia.
Ma nostalgia di che cosa? Probabilmente, nostalgia di un treno che è passato tanti anni fa e che purtroppo ho perso.
Titan Morgan & Servatis a Maleficum

Ed è così che mentre mi stavo preparando, la mia mente ha cominciato a viaggiare indietro nel tempo riportandomi alla magica estate del 1990.
I mondiali di calcio erano da poco terminati e ci avevano lasciato un po' tutti con l'amaro in bocca.
Io e mio cugino Lorenzo avevamo trovato una nuova valvola di sfogo nel videogame WWF Superstars della Technos, che proprio in quel periodo avevano portato nella piccola sala giochi del bar del mio paese di proprietà dei miei zii, dove durante il giorno lavorava anche mia madre.
Io e mio cugino avevamo decisamente perduto la testa per quel gioco. Ed anche per il wrestling!
Io avevo quasi tredici anni, lui appena dieci ed eravamo entrambi terribilmente sovrappeso. Lui anche più di me, se la memoria non mi inganna. Ma per intenderci, non facevamo parte di quella tipologia di obesi che si chiudono in casa a mangiare dalla mattina alla sera e cadono in depressione rinunciando ad avere una vita sociale perché si vergognano di quello che sono. Quelli che si vedono nei programmi di Real Time, per intenderci e che hanno chiaramente bisogno prima di tutto di un sostegno psicologico per riuscire a curare quella che è a tutti gli effetti una seria patologia. Io e mio cugino, nonostante i nostri pur gravi problemi di peso, eravamo sempre fuori a correre dietro ad un pallone o a pedalare sulle nostra biciclette. Difficilmente stavamo fermi, eravamo sempre in giro per le campagne a giocare. E proprio in quell'anno, mi iscrissi anche nelle giovanili della squadra di calcio del mio paese e ricordo che quando facevamo i giri di campo, l'allenatore, visibilmente preoccupato per le mie condizioni, mi chiedeva se ce la facessi invitandomi a fermarmi, ma io piuttosto avrei preferito schiattare lì su quel dannato campo. Come calciatore valevo meno di zero (ed anche dopo che sono dimagrito non è che lo cose siano molto cambiate...), ma non avrei mai accettato di essere da meno degli altri, non mi interessava se rimanevo indietro nella corsa e neanche se mi avessero doppiato. Piuttosto che fermarmi, avrei preferito morire.
Titan Morgan & Maestro Zamo

E il wrestling? Il wrestling ci affascinò fin da subito entrambi. Io andavo matto per Hulk Hogan, mio cugino per The Ultimate Warrior, ma sicuramente una delle caratteristiche di questo "sport" che ci portò ad esserne così attratti era che in questo bizzarro mondo, quelli come noi, non solo erano visti come atleti e superstars, ma venivano pure temuti e rispettati! Earthquake, Tugboat, Akeem, Big Bossman, Dusty Rhodes... bestioni sovrappeso di cui tutti avevano paura e che il più delle volte vincevano le contese nelle quali erano coinvolti, semplicemente perché erano più forti dei loro avversari. Fantastico, i nostri idoli erano Hogan e Warrior, ma probabilmente ci riconoscevamo anche in loro, proprio perché nonostante la nostra stazza, non avevamo mai rinunciato a voler essere degli atleti. E sarà anche per questo che adesso, all'età di trentotto anni io e trentasei lui, siamo entrambi in ottima forma e curiamo costantemente il nostro corpo con l'allenamento e l'esercizio. Questo è stato possibile perchè non ci siamo mai arresi e non abbiamo mai accettato di porci dei limiti o di considerarci inferiori agli altri.
Ma allora qual'è stato questo treno che dicevo di aver perso all'inizio dell'articolo?
In quelle notti dell'estate del 1990, dopo aver giocato tutta la sera a WWF Superstars, ci mettevamo a sedere fuori al fresco, davanti al bar, per parlare un po' tra di noi. Cosa ci facevano un ragazzino di tredici anni ed uno di dieci di notte in un bar? Semplice, i genitori di mio cugino erano i proprietari e suo padre spesso faceva la chiusura, alle 2:00 del mattino, talvolta anche più tardi. Io rimanevo lì con lui finché mio padre, finite le discussioni su calcio e politica con i suoi amici, mi diceva che era ora di andare a letto.
Maestro Zamo & Titan Morgan

Io e mio cugino, finite le nostre partite a WWF Superstars, cominciavamo a sognare ad occhi aperti. Sognavamo che i campioni della World Wrestling Federation sarebbero venuti ad esibirsi al Forum di Assago, che per noi era un po' come la controparte italiana del Madison Square Garden (in fondo Milano è un po' la New York d'Italia...). Sognavamo che saremmo andati a vederli combattere dal vivo, io con la maglietta "Hulk Rules" e la bandana in testa, lui con la faccia pitturata come The Ultimate Warrior. Ci immaginavamo tutto, che avremmo trovato posto nelle prime file, che saremmo rimasti con i nostri genitori a dormire in albergo, che avremmo incontrato i lottatori fuori dal palazzetto... questi erano i nostri sogni in quelle notti d'estate.
Ma quel treno l'ho perso. L'ho perso nel 1992, quando la World Wrestling Federation è venuta in tour in Italia. L'ho perso di nuovo nel 1993 ed anche nel 1994. Eravamo troppo piccoli, i nostri genitori lavoravano tutti i giorni e nessuno poteva accompagnarci in una città così lontana da Firenze per farci vivere un'esperienza di quel genere.
Da allora, è come se ogni volta cercassi di recuperare le emozioni che provavo in quelle notti, quando con mio cugino sognavamo ad occhi aperti.
Ma per vedere la WWE dal vivo, ho dovuto attendere ben quattordici anni, nel 2004, proprio a quel Forum di Assago che aveva popolato le nostre fantasie nel 1990.
Maestro Zamo & Titan Morgan

Ovvio, non era più la stessa cosa. I campioni che ammiravamo da ragazzini non erano più attivi o comunque non erano più loro sulla cresta dell'onda. Io ormai ero adulto e mio cugino ha smesso di seguire il wrestling già nella prima metà degli anni novanta.
Il suo posto è stato preso da quello che, da almeno sedici anni, considero il mio più grande amico: Francesco Zamori, conosciuto sul web come il "Maestro Zamo", guarda caso pure lui fan di The Ultimate Warrior. E' con lui che in parte sono riuscito a ricreare queste emozioni, per provare comunque a prendere quel treno che avevo perso tanti anni fa.
E se devo dirla tutta, quest'anno mi sembra di esserci riuscito più che negli anni passati.
Dal 2004 ad oggi, ho perso il conto di quante volte sono andato a vedere la WWE dal vivo: a Milano, a Livorno, a Firenze, ogni volta è stata un'esperienza diversa, ma questa volta me la sono proprio goduta. Sarà perché ormai sono un padre di famiglia, faccio due lavori, uno di giorno ed uno di notte, quindi di tempo per togliermi qualche soddisfazione me ne rimane ben poco.
Ed allora il 14 aprile scorso al Mandela Forum mi sono proprio voluto divertire!
Titan Morgan & Maestro Zamo

Quel pomeriggio, mentre mi tornavano alla mente tutti questi ricordi di tanti anni fa, mi sentivo per messaggio con un vecchio amico, mio coetaneo, Fabrizio Innocenti. Da ragazzi vivevamo nello stesso paese prima che io mi trasferissi, abbiamo frequentato le stesse scuole e poi anche lui, dopo il Matrimonio, si è trasferito a due passi da casa mia. Insomma, in trentotto anni che siamo al mondo non è che ci siamo frequentati moltissimo, però le nostre vite si sono spesso incrociate per una ragione o per l'altra. E Fabrizio, oltretutto, è anche un ragazzo davvero molto simpatico e socievole, quindi è sempre un piacere poter scambiare quattro chiacchiere con lui. Pochi mesi prima mi aveva confidato di aver ricominciato a seguire il wrestling dopo aver sottoscritto un abbonamento alla pay-TV Sky, per questo aveva acquistato pure lui un biglietto per assistere allo show dal vivo al Nelson Mandela Forum. Ovviamente ci saremmo andati insieme.
Fabrizio, Titan Morgan, Maestro Zamo, Fiorentino & Servatis a Maleficum

Io avevo lavorato tutta la notte e dormito poco più di tre ore al mattino, per cui abbiamo stabilito che sarebbe stato più prudente se fosse stato lui a guidare. Prima di uscire ho indossato la classica maglietta gialla "Hulk Rules", si, proprio quella che avrei tanto desiderato avere nel 1990, mi sono messo in tasca la bandana rossa "Hulkamania" e poi siamo finalmente partiti alla volta di Firenze.
Una nota curiosa, per strada ci siamo fermati a prendere un caffè ed abbiamo incontrato Alessandro, un altro nostro coetaneo che a scuola è stato mio compagno di classe dalla prima elementare fino alla maturità. Gli abbiamo detto dove stavamo andando e lui ha ricordato quel videogame che c'era al bar nel 1990, WWF Superstars. Per me si trattava di un altro indizio che sarebbe stata una serata perfetta e che stavolta quel treno della nostalgia non lo avrei perso.
Arrivati a Firenze, dopo aver parcheggiato, ho indossato bandana ed occhiali da sole con montatura gialla e ci siamo avviati verso le varie bancarelle allestite davanti al Mandela Forum.
E' qui che ho incontrato l'amico di lunga data (ci conosciamo dal 1995) Andrea "Franchise" Martinelli, titolare del WrestlingStore.it, proprietario di quel WorldOfWrestling.it che ha fondato insieme a me e ad altri amici e Alessandro "Servatis a Maleficum" Bogazzi, direttore del suddetto sito web, probabilmente l'editorialista più impegnato nella storia del wrestling italiano. Erano ben dodici anni che io ed Alessandro non ci vedevamo di persona, mentre con Andrea ci siamo incontrati un po' più spesso. Ma nell'era dei social network, che ci permettono di stare in contatto praticamente ogni giorno, quando ci si incontra di persona non sembra neanche che sia passato del tempo dall'ultima volta che ci siamo visti.
The Franchise, Titan Morgan & Servatis a Maleficum

Però è sempre bello poter abbracciare e stringere la mano a persone con cui hai condiviso non solo una passione, ma anche un progetto importante e di successo come WorldOfWrestling.it, un sito che abbiamo lanciato nel 2009 e che ha raggiunto dei traguardi che all'epoca consideravamo pura fantascienza.
E mentre io e Fabrizio ci stavamo intrattenendo con Martinelli e Bogazzi, ecco arrivare anche il Maestro Zamo! Senza pittura facciale, senza fronzoli alle braccia, senza maglietta di The Ultimate Warrior... sembrava quasi una persona seria! Anche con lui era passato un bel po' di tempo dall'ultima volta che ci eravamo visti. Da quando sono diventato padre e faccio due lavori, chiaramente è divenuto assai difficile riuscire a trovare il tempo per uscire con gli amici, per cui anche con lui si è trattato di una vera e propria rimpatriata.
Nel frattempo, le persone hanno cominciato a fermarmi di continuo per chiedermi di potersi fare una foto accanto a me. Ho perso il conto di quante foto mi sono state scattate quella sera! Qualcuno era semplicemente incuriosito dal fatto che ero vestito come Hulk Hogan, qualcun altro mi riconosceva come Titan Morgan, ovvero quello che racconta storie di wrestling da sedici anni, fatto sta che Fabrizio ha scherzato sul fatto che se mi fossi fatto dare un tanto a fotografia, avrei potuto farci un bel guadagno.
Luca Amato & Titan Morgan

All'ingresso del Mandela Forum siamo stati raggiunti anche da Francesco "Fiorentino" Orlando e la sua compagna Sara "Ayshlinn" Capolongo, fondatori di WrestlingWorld.it, sito di cui io, il Maestro Zamo e Alessandro Bogazzi abbiamo fatto parte intorno alla metà degli anni duemila, prima che chiudesse i battenti.
Fabrizio ha acquistato la maglietta di Roman Reigns e l'ha subito indossata così da entrare a pieno ritmo nel clima da WWE Universe e dopo esserci intrattenuti per un bel po' a rinvangare i vecchi tempi e scattarci un po' di foto insieme, abbiamo preso la decisione di entrare.
Di fronte ai bagni del Mandela Forum ho incontrato Matteo Casarotto, un amico di Empoli conosciuto quando mio cognato era vice-parroco della Collegiata di Sant'Andrea, ed anche lui era più carico ed emozionato che mai. Si trattava della prima volta che vedeva la WWE dal vivo.
Entrati all'interno del palazzetto, sono stato subito fermato dal fotografo di WWE.com, che mi ha voluto immortalare per il sito. Io gli ho detto: "Tanto non la metteranno mai la mia foto, non lo sai che Hulk Hogan è stato bandito dalla WWE?". Lui mi ha sorriso e mi ha risposto con tono sconsolato: "Lo so, lo so...".
E le richieste di foto in mia compagnia sono proseguite per tutto il tempo, ne ho fatta pure una con Luca Amato, un amico conosciuto su Facebook qualche tempo fa e con cui condivido la passione per fitness e body-building.
Fabrizio, Titan Morgan, Ayshlinn, Maestro Zamo, Fiorentino & Servatis a Maleficum

Io e Francesco Zamori eravamo seduti in seconda fila a bordo ring ed accanto a noi, per puro caso, sono capitati pure "Fiorentino" e "Ayshlinn", che ci hanno subito forniti del manifesto della "Cesaro Section", da esporre durante l'incontro del potente atleta svizzero Cesaro.
Fin dal momento in cui ho messo piede all'interno del Nelson Mandela Forum ho fatto un respiro a pieni polmoni e mi sono detto: "Questa sarà la serata in cui prenderò quel treno che ho perso più di venti anni fa. Passo la mia vita a lavorare giorno e notte, questa serata la voglio tutta per me, mi voglio divertire come un matto dall'inizio alla fine!".
Ed è esattamente quello che ho fatto! Mi sono goduto ogni istante dello show, ho assaporato ogni momento, non mi sono voluto perdere neanche un secondo di quello spettacolo.
Mi sono gustato le strepitose Becky Lynch, Charlotte Flair e Sasha Banks, ho riso insieme ai Dudley Boyz, a Brawn Strowman & Eric Rowan, ai New Day ed agli Usos, mi sono emozionato vedendo Kane e Ric Flair ed appassionato al match per il titolo mondiale dei pesi massimi tra Roman Reigns e Sheamus.
La Cesaro Section

No, non c'erano i grandi nomi che avrei tanto desiderato vedere da ragazzino (e che vorrei poter vedere anche ora), ma è stato ugualmente tutto perfetto, semplicemente perché desideravo ardentemente che lo fosse.
Finito lo show, hanno continuato a fermarmi per delle foto a bordo ring ed ho incontrato anche una vecchia conoscenza dei vari forum di discussione: si trattava di "Polster", che mi ha confidato di leggere i miei pezzi fin dai tempi di The Bard, il sito che gestivo insieme a Michele Posa nel 2001.
Usciti dal Mandela Forum, io, il Maestro Zamo e Fabrizio, affamati ma soddisfatti, siamo andati a mangiarci una pizza al Florence Rugby Pub e seduti al tavolo abbiamo avuto modo di parlare un po' dello show che avevamo appena visto e riflettere sulle nostre vite.
Finita la cena e salutato il Maestro Zamo, io e Fabrizio ci siamo incamminati verso il parcheggio del Mandela Forum dove avevamo lasciato la macchina e nel tragitto ci siamo imbattuti in Andrea Martinelli che stava riponendo il materiale del suo negozio itinerante al termine di una lunga e faticosa giornata di lavoro; almeno lui ho avuto l'occasione di salutarlo, mentre Alessandro Bogazzi invece non l'ho più rivisto.
Maestro Zamo & Titan Morgan

Siamo arrivati a casa intorno a mezzanotte e mezza, nel lettone c'erano mia moglie Eleonora e mio figlio Leone che dormivano. Eleonora ha aperto gli occhi e mi ha chiesto com'era andata. Le ho risposto "Tutto bene".
Ho quindi appoggiato la maglietta "Hulk Rules" sul divano e mi sono preparato per andare a dormire.
Quella notte, quando ho appoggiato la testa sul cuscino ed ho chiuso gli occhi, ho ripensato ai sogni di quell'estate del 1990 ed al treno che avevo perso. Ho dato un'occhiata alle due stupende creature che mi dormivano accanto ed ho richiuso gli occhi sorridendo compiaciuto. Così mi sono detto: "Alla fine ho fatto bene a non arrendermi mai ed a rifiutarmi di accettare le etichette che il mondo voleva appiopparmi. Ok, non sarà andato tutto come avevo previsto, ma alla fine quel ragazzino ciccione che non sapeva giocare a calcio e che veniva doppiato quando faceva i giri di campo ha una moglie ed un figlio stupendi, ha pochi amici ma davvero speciali e questa sera si è divertito come un matto!"
Ed il wrestling, cosa c'entra in tutto questo? Il wrestling fa parte della mia vita da trent'anni e probabilmente ne farà parte per sempre, perché questa passione ormai si è completamente amalgamata con il mio essere e la mia personalità. Fa parte di me e non mi sono mai vergognato ad ammetterlo.  
Per cui si, anche se ci è voluto più tempo di quanto pensavo, alla fine quel treno penso proprio di essere riuscito a prenderlo.
E la nostalgia per il passato, si è trasformata in soddisfazione per il presente.

"Titan Morgan" Manuele Poli
titanmorgan@hotmail.com
Segui Titan Morgan anche su Twitter: @TitanMorgan

Nessun commento:

Posta un commento